CONTRATTO DIDATTICO
Propongo una riflessione su questo concetto, strettamente collegato alle considerazioni sull'importanza dell'errore nell'apprendimento. Questo capitolo si potrebbe intitolare meglio
ERRORI PER NON SBAGLIARE
Già, perché è in questo che consiste il contratto didattico.
Dopo pochi mesi di scuola, facilmente comincia a metter radici quel concetto per cui esiste un modo sicuro di vivere in quell'ambiente, al riparo da fastidi, dal rischio di sgridate per come si è eseguito un lavoro ...al riparo insomma, dalla possibilità di compiere qualche sbaglio
Ad esempio, in matematica, può nascere facilmente l'idea che a ogni domanda si debba rispondere con una delle "quattro operazioni" (+ - x :)
Potrà capitare allora che, anche ai quesiti che non richiedono un'operazione, venga data una risposta qualunque, ma che contenga un'operazione. Questo dà un grande senso di sicurezza: si è rispettato inconsciamente il contratto didattico fra maestro e allievo.
Ad esempio, se il problema è del tipo
«Un pastore ha 12 pecore e 6 capre. Quanti anni ha il pastore?»
Secondo il contratto didattico, i ragazzi saranno portati a dare una risposta come "18"
Questo errore commesso per non sbagliare, la cui effettiva esistenza è stata più volte comprovata dalla sperimentazione didattica, dovrebbe far riflettere su quanto la paura di sbagliare possa imbrigliare la mente e la creatività dell'essere umano
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